La carnitina è un acido organico a catena corta presente nei tessuti animali e, in quantità modeste, nelle piante. È stata identificata per la prima volta nel 1905 da W. Gulewitsch e R. Krimberg nell’estratto di carne bovina, da cui il nome. Fu inizialmente chiamata vitamina T perché era essenziale alla crescita del verme della farina Tenebrio molitor. Chimicamente, appartiene alla famiglia delle metilammine. Pur essendo simile strutturalmente ad un aminoacido, la carnitina non forma proteine, ed è più simile all’acetilcolina.

La carnitina è un trasportatore degli acidi grassi e consente agli acidi grassi di essere trasportati per essere ossidati (bruciati) all’interno dei mitocondri per produrre energia (beta ossidazione mitocondriale degli acidi grassi). Per questo effetto sui lipidi la carnitina viene utilizzata nei prodotti cosmetici , in quanto ne  favorisce la metabolizzazione e conseguente riduce l’accumulo dei lipoidi all’interno delle cellule adipose.

La sua azione si esplica stimolando l’ utilizzazione dei grassi e quindi favorendo un maggior metabolismo dei lipidi e di conseguenza una loro riduzione.

La L-carnitina è una piccola molecola che viene prodotta nel corpo umano a partire dagli amminoacidi metionina e lisina, con la mediazione di importanti cofattori come il ferro, le vitamine C e B6, e la nicotinammide (una delle forme della vitamina B3).  

La carnitina agisce sui grassi corporei in modo ben specifico. Prima di tutto, il grasso deve essere convertito nelle sue componenti principali, ossia la glicerina e gli acidi grassi. Gli acidi grassi contenenti catene con meno di 12 atomi di carbonio vengono trasportati nelle cellule dall’albumina del sangue, mentre quelli a catena più lunga vengono trasportati da altre lipoproteine. Una volta entrati nelle cellule, gli acidi grassi devono raggiungere i mitocondri, che sono le centrali di energia della cellula nei quali vengono ossidati, cioè “bruciati”. Mentre gli acidi grassi a catena corta attraversano facilmente sia la membrana esterna dei mitocondri che quella interna, gli acidi grassi a catena lunga riescono a penetrare solo la membrana esterna, mentre hanno bisogno della L-carnitina per attraversare la membrana interna. Quindi, la L-carnitina agisce come molecola di trasporto degli acidi grassi a catena lunga dal citoplasma all’interno dei mitocondri.

Il mitocondrio rappresenta l’autentica centrale energetica della cellula, e quindi del nostro organismo. Al suo interno infatti, viene creata l’energia, sotto forma della molecola ATP, grazie a reazioni chimiche che coinvolgono molecole provenienti da carboidrati, proteine e grassi. Gli acidi grassi entrano nel mitocondrio e qui avviene la loro trasformazione energetica aerobica, chiamata beta ossidazione, rilasciando poi la carnitina che ritorna nel citoplasma per trasportare un altro acido grasso.

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